La scatola dei materiali creativi: cosa preferire e perché

Avere una scatola dei materiali creativi è molto utile e rappresenta una vera e propria miniera di idee, per realizzare progetti artistici con bambine e bambini e condividere il tempo insieme.

Perché preparare una scatola dei materiali creativi

Come ci insegna Bruno Munari, per coltivare la libertà espressiva è importante offrire ai bambini gli strumenti e le opportunità per sperimentare, senza timore di sbagliare. Non c’è soltanto un modo per raggiungere un obiettivo e l’errore ha un valore educativo inestimabile [Leggi anche Sbagliando si inventa: giocare con gli errori con Gianni Rodari].

Le attività creative ci insegnano a cogliere la bellezza, ad attribuire valore al nostro tempo e talvolta ci mettono in contatto con la dimensione più profonda ed emotiva del nostro animo. Per questa ragione, l’adulto deve rispettare il pensiero e l’azione del bambino, valorizzandone la spontaneità. È importante che non invada il suo lavoro, concentrandosi sul fornire le istruzioni necessarie all’attivazione del processo e non giudicandone il risultato finale [Leggi anche 5 strategie educative per realizzare un laboratorio creativo per bambini].

Come allestire una scatola dei materiali creativi

La scatola dei materiali creativi è uno scrigno del tesoro, in cui custodire ogni giorno qualcosa che potrebbe essere utile nei momenti di gioco da condividere con l’adulto. Già la fase di allestimento è di per sé un’attività divertente, perché i bambini imparano a selezionare gli oggetti utili e a progettarne una nuova occasione d’impiego.

È così che interiorizzeranno l’etica del riutilizzare senza sprechi, offrendo anche agli adulti uno spunto di riflessione e un buon esempio.

Quali oggetti preferire

Si può cominciare con una scatola di scarpe e gradualmente dedicare più spazio alle attrezzature e ai materiali per la creatività dei bambini. La scatola è già un oggetto che può essere dipinto, decorato, personalizzato e riposto in un luogo accessibile, così da essere in costante allestimento.

L’adulto può cominciare inserendo i materiali di base: carta, cartone, cartoncino, pennelli e colori. Sarà poi il bambino a selezionare nuovi oggetti, inizialmente sollecitato dalle domande dell’adulto: Cosa possiamo realizzare con un rotolo esausto di carta igienica? Secondo te questo tappo di sughero potrebbe esserti utile? Che ne dici di raccogliere questa pigna per la tua scatola?

La scatola non dovrebbe contenere troppi oggetti, per evitare che il bambino accumuli senza un obiettivo. Gli oggetti, inoltre, dovrebbero essere selezionati in base all’età, agli interessi e alla manualità del bambino, affinché si arricchisca nel tempo evitando la perdita di interesse.

Ecco alcune idee

  • Carta di diverso colore e grammatura
  • Pennelli e spatole di setola, gomma, legno e spugna
  • Colori (edibili, pennarelli, matite, tempere, cere, etc.)
  • Forbici semplici e decorative, adatte alla manualità del bambino
  • Ritagli di carta da riviste e giornali
  • Ritagli di stoffa, pannolenci e feltro
  • Colla
  • Lana, nastri, zip e bottoni
  • Ovatta, cottonfiock, abbassalingua, stecchini, cannucce e sugheri

Come direbbe Bruno Munari, «L'arte è ricerca continua, assimilazione delle esperienze passate, aggiunta di esperienze nuove, nella forma, nel contenuto, nella materia, nella tecnica e nei mezzi».

Cosa inseriresti nella tua scatola dei materiali creativi?

Se il post ti è utile, metti un like e condividi. Usa #gattabuialab per taggare i tuoi momenti di gioco sui social.

Riferimenti bibliografici

  • Munari B., I laboratori tattili, Edizioni Corraini, Mantova 2014.
Sono ricercatrice di Pedagogia Sperimentale all'Università IUL e dottore di ricerca in Metodologie della Ricerca Educativa all'Università di Salerno. Cultore e assegnista in Metodologie e tecniche del gioco e Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento, sono componente del consiglio direttivo del CIPPS – Centro Internazionale di Psicologia e Psicoterapia Strategica, Scuola di specializzazione in psicoterapia strategica ad orientamento neuroscientifico, Ente di ricerca e Centro clinico, membro del comitato redazionale della collana “Tecnologie per l’Apprendimento – Didattica, Gioco, Media education” di Pensa Editore.

Un commento su “La scatola dei materiali creativi: cosa preferire e perché”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *